La Dea Fortuna, la recensione del film di Ferzan Ozpetek con Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca: il regista torna torna al suo immaginario … Ha due figli Martina (Sara Ciocca) ed Alessandro (Edoardo Brandi) di padri diversi che cresce da sola e, poiché si deve fare una serie di analisi in ospedale, affida temporaneamente i suoi figli ad Alessandro e Arturo. La mostra comprendeva una serie di bilance di ogni genere e forma. Ed è qui che Ozpetek (anche sceneggiatore insieme con Gianni Romoli e Silvia Ranfagni) mostra tutta la sua bravura, nel tratteggiare con giustezza e verosimiglianza il percorso verso una nuova assunzione di responsabilità affettiva.  inquadrature  e  primi piani  comunica al cuore degli spettatori  sentimenti condivisi . Molto belle quelle iniziali (della festa di matrimonio) e quelle finali del palazzo con il cameo di Barbara Alberti. Saper trasmettere alle giovani generazioni valori autentici nel  rispetto La dea fortuna, recensione del film diretto e co-sceneggiato da Ferzan Özpetek. La dea fortuna e l’omogenitorialità. [+], Non il meglio di Ozpetek ma resta un film gradevole e niente affatto banale. Un film dall'energia vitale insopprimibile che ci fa ridere, commuovere, ci fa sentire parte di un'umanità dolente e spaventata. LA DEA FORTUNA di Ferzan Ozpetek mi sembra una buona evoluzione postmoderna dell'arcaico ''Le Fate Ignoranti'', dove l'omogenitorialità e la fluidità affettiva fanno da filo conduttore nel nuovo film corale del regista turco romano. I rapporti tra questa e sua madre sono pessimi, lei fuggì a suo tempo da lì e non ci è più tornata. Leggi le 1 opinioni La dea fortuna ( Ferzan Ozpetek - 2019, recensioni ed esperienze degli utenti su La dea fortuna ( Ferzan Ozpetek - 2019 (PREMIUM CINEMA 1 +24 HD ore 21.15/canale 314) La Dea Fortuna Con Edoardo Leo, Stefano Accorsi e Jasmine Trinca. Stampa Email Una coppia gay in crisi ritrova serenità quando un’amica malata deposita a casa loro due bambini saputelli. E quando nella loro vita entrano all’improvviso la preoccupazione per la salute di Annamaria (l’amica del cuore di Alessandro, all’origine del suo incontro con Arturo) e l’impegno quotidiano per i due bambini, ecco che l’equilibrio su cui si regge con qualche fatica il loro rapporto inizia a scricchiolare. Non verso i due bambini, si badi bene, ma verso loro stessi, verso il loro legame. Directed by Ferzan Ozpetek. compongono una coppia stanca della quale il regista ci fa esplorare le crepe così come le differenze di classe emergenti. Una storia che fa tante storie intorno a noi dove coppie provano, dopo anni d’amore, la crisi, l’allontanamento fisico e mentale, le distrazioni più o meno regolari … dove l’amore è quello per un altro essere e può durare anni e distruggersi in un attimo per poi rinascere o morire per sempre … Un film che fa pensare, ma anche sorridere, che scorre bene attimo dopo attimo, senza momenti di vuoto. Già da tempo al regista piace dare lo spunto e lasciare la storia aperta: allo spettatore il compito di capire e poi di concludere. Gli sguardi, con i quali si potrebbe produrre un film senza che ci sia il minimo dialogo, degli attori protagonisti, per quanto non mediocri, risultano essere a tratti pesantemente e artificiosamente profondi. La prima sequenza di urla… abbandonate e poi riprese si riferiscono  al condizionamento dei genitori La Fortuna è il caso, senza accezioni positive o negative, è qualcosa che accade, che irrompe inaspettato, che sbilancia gli assesti, qualcosa che ci costringe ad un'azione di risposta, ad una scelta che connota l'imprevisto di un senso positivo o negativo. La Dea Fortuna è la rivincita del cinema di Özpetek in un anno in cui tanti "vecchi" registi hanno riscoperto sé stessi. Le ultime immagini lasciano spazio ad un finale aperto, amaro e meno rassicurante di quelli a cui ci aveva abituato. Umanissimo. La Dea Fortuna, in sala dal 19 dicembre 2019, è distribuito da Warner Bros. Italia. Immancabile una casa storica: a Bagheria nella Villa settecentesca Valguarnera abita la baronessa Elena, mamma cattivissima di Anna Maria. Per il resto il film mi sembra esangue, in alcuni dialoghi troppo lontano dalla realtà ed un pò scontati se non dozzinali. Consigli per la visione +13. “, La canzone scritta da Ivano Fossati e cantata da Mina, Il film sul finale però lascia un po' perplessi: l’eccesso di malvagità in Elena a contrasto con il “buonismo” della coppia, [ - ] lascia un commento a ghisi grütter ». Qui il trailer del film: Il film  mi è sembrato un ibrido tra una soap opera ed un telefilm, fors'anche per il tipo di colori delle scene. I cultori della filmografia del regista non mancheranno l'appuntamento al cinema, gli altri possono anche saltarlo. VOTO MALATI DI CINEMA (5,5 / 10). There is a restaurant Fortuna on site, as well. Recensioni; La Dea Fortuna (2019, Ferzan Ozpetek) Omaggio alla vita attraverso le imperfezioni umane. Consultare utili recensioni cliente e valutazioni per La Dea Fortuna ( DVD) su amazon.it. Lo smarrimento dei protagonisti è il nostro, anime inutilmente impaurite dal tempo che passa. La storia è tutta qui, essendo la coppia alle prese con la loro crisi ha difficoltà ad occuparsi dei bambini affettuosi che hanno bisogno di attenzioni mentre la madre è in attesa di un intervento al cervello. [-], OZPETEK racconta Sandro e Arturo sono al centro del film e Ferzan si dedica a loro con affetto e cura. La Dea Fortuna, la video recensione. La Dea Fortuna si toglie la benda e guarda alla vita, alle storie reali, alle emozioni. E ad affrontare gli ostacoli con cui ogni rapporto — affettivo o sentimentale fa poca differenza — deve fare i conti. Uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre 2019 VOTO MALATI DI CINEMA (5,5 / 10) Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di quindici anni … abbia sempre una valenza positiva qualunque sia la situazione.. in rapporto con la malattia nella diversità La Dea Fortuna è la rivincita del cinema di Özpetek in un anno in cui tanti "vecchi" registi hanno riscoperto sé stessi. dei valori della convivenza…. Una storia che fa tante storie intorno a noi dove coppie provano, dopo anni d’amore, la crisi, l’allontanamento fisico e mentale, le distrazioni più o meno regolari … dove l’amore è quello per un altro essere e può durare anni e distruggersi in un attimo per poi rinascere o morire per sempre … Un film che fa pensare, ma anche sorridere, che scorre bene attimo dopo attimo, senza momenti di vuoto. I piani si ribaltano: dall'amore omosessuale tra Michele e Massimo nasce l'amore etero tra Michele e Antonia nelle Fate ignoranti, nella Dea Fortuna, dall'amore etero tra Alessandro e Annamaria nasce l'amore omosessuale tra Alessandro e Arturo. Scenografia tra il fiabesco  e tetro incorniciano i protagonisti che diventano parte di una fiaba con tanto di strega, eroi e al lieto fine romantico e un po  magico... Facendo si che la dea fortuna, intesa come caso, possa portare una bellezza collaterale inaspettata... Quando un grande regista quale è Ozpetek si affida a due grandi attori quali sono Accorsi e Leo, corre consapevolmente un rischio; che questi gli rubino la scena. La svolta non manca ma arriva dopo tutto un prìmo tempo passato a sbadigliare. Pensano, pertanto, di portare i bambini dalla nonna a Palermo - anzi a Bagheria - dove Anna Maria è cresciuta. Le terrazze degradanti dell’edificio, detto appunto la “Casa del Sole”, creano una visione da villaggio che si somma alla convivialità tipica delle feste e delle tavolate dei film di questo regista italo-turco. Vincitore di due David di Donatello, per la migliore attrice protagonista a Jasmine Trinca e per la miglior canzone originale scritta e interpretata da Diodato Trama. Commedia, Italia, 2019. A-A+. Un film libero nella scrittura, ma pensato minuziosamente, come testimonia la sua struttura narrativa, perfettamente cucita intorno al concetto principale della Fortuna intesa come Caso. [+], OZPETEK racconta Questi sono, nello stile ozpeteckiano, un’accozzaglia di persone diverse: Mina (interpretata da Cristina Bugatty), una. Corsi e ricorsi del regista turco tornano in questa occasione nei conflitti ad alta voce, negli sguardi, nella tematica omosessuale e … Uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre 2019. E come ne ''Le Fate Ignoranti'' ci sono certe atmosfere conviviali delle feste e mangiate collettive in terrazza, ma questa volta non sempre amicali e non sempre a Roma, che dal suo amato quartiere Ostiense del primo film ambientato a casa del regista, si sposta nel quartiere di Piazza Bologna, e nella parte finale anche nella splendente natura siciliana, in quel di Palestrina dove si trova il santuario della Dea Fortuna... E c'è anche la sua onnipresente amica turca Serra Ylmaz e una nuova figura di donna transgender, Cristina Bugatty, che seppur sia molto brava e con una elegante fisicità, non fa dimenticare l'eterea Lucrezia Valia (presente anche in ''Magnifica Presenza'') che nel suo affinamento ancor più femminile di oggi sarebbe stata perfetta, ma la scelta di una nuova attrice trans è stata comunque felice e allontana l'effetto di uno smaccato remake. Come in altri lavori Ferzan Ozpetek fa del piano-sequenza iniziale de "La dea fortuna" la figura fondante della sua narrazione. Il regista torna ai suoi temi più cari, al suo mondo interiore dove tutto ritorna nei sentimenti veri, quelli che, pur mutando nel tempo, non muoiono; ma lo fa con maggiore maturità di uomo e con maggiore misura. Alessandro e Arturo (interpretati rispettivamente da Edoardo Leo e Stefano Accorsi) vivono da circa quindici anni nell’appartamento con terrazza di Alessandro in Via della Lega Lombarda a Roma, in una casa progettata da Innocenzo Sabbatini per l’Istituto Case Popolari del Tiburtino II. Un film che sa essere anche un pugno allo stomaco, reale, che lascia poco spazio alla "lacrima". Bravo e solido oscura un po' Stefano Accorsi, altro erede de ''Le Fate Ignoranti'' che a vederlo vent'anni dopo dicono abbia sempre la stessa espressione di allora, che trovo comunque sia una bella espressione. ..   Il cinema italiano da decenni ormai ha rinunciato al racconto delle grandi passioni e delle grandi tragedie. With Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Edoardo Leo, Serra Yilmaz. Una storia che fa tante storie intorno a noi dove coppie provano, dopo anni d’amore, la crisi, l’allontanamento fisico e mentale, le distrazioni più o meno regolari … dove l’amore è quello per un altro essere e può durare anni e distruggersi in un attimo per poi rinascere o morire per sempre … Ma diversamente dal passato, Ozpetek sceglie di resistere al romanzesco, salta i passaggi e gli snodi per andare diritto a quello che gli sta a cuore: la scoperta di un nuovo modo di amarsi, che non passa attraverso la tensione erotica (non c’è una sola scena di sesso. Grande ritorno di Ozpeteck con i suoi momenti sentimentali fatti di lunghi sguardi, di carezze, di durezza e tenerezza, di colori tenui e colonna sonora da favola. Poi c'è la storia, che non è mai una come non è mai uno il protagonista; storia di mezz'età, fatta di crisi e rimpianti, accuse e malinconia. mi spiace. Proprio come quelli che Alessandro (Edoardo Leo) e Arturo (Stefano Accorsi) si trovano ad affrontare quando l’amica Annamaria (Jasmine Trinca), che vive a Palestrina, chiede loro di occuparsi dei suoi due figli senza padre, Martina (Sara Ciocca) e Alessandro (Edoardo Brandi). Dai ruoli «minori» (gli amici Pia Lanciotti e Filippo Nigro, lui segnato da una demenza senile che lei protegge con amore) a una giustamente malinconica Trinca, fino alla superba interpretazione di Accorsi e della «novità» Leo, la cui giustezza di tocco si fissa nella memoria. La Dea Fortuna: la recensione del film di Ferzan Ozpetek con Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, da oggi nelle nostre sale Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. [-], LA DEA FORTUNA di Ferzan Ozpetek mi sembra una buona evoluzione postmoderna dell'arcaico ''Le Fate Ignoranti'', dove l'omogenitorialità e la fluidità affettiva fanno da filo conduttore nel nuovo film corale del regista turco romano. Alla  pretesa  di condizionare il futuro dei figli, sicuri di conoscere la volontà della DEA FORTUNA ,quasi shadow. [+], Il film  mi è sembrato un ibrido tra una soap opera ed un telefilm, fors'anche per il tipo di colori delle scene. Già da tempo al regista piace dare lo spunto e lasciare la storia aperta: allo spettatore il compito di capire e poi di concludere. La Dea Fortuna ritrova tutti quegli elementi del cinema di Ozpetek che hanno stregato il pubblico all’inizio della sua carriera. LA DEA FORTUNA, DI FERZAN OZPETEK: LA RECENSIONE. cuore..  CREDENDOCI davvero… così ché questa legge d’amore faccia in modo che la DEA FORTUNA [+], Quando un grande regista quale è Ozpetek si affida a due grandi attori quali sono Accorsi e Leo, corre consapevolmente un rischio; che questi gli rubino la scena. Dizionario dei film» (ultima edizione Baldini&Castoldi 2016). La Dea Fortuna, il nuovo film di Ferzan Ozpetek con protagonisti Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, arriva prima del tempo in streaming.Già disponibile on demand per noleggio e acquisto sulle più famose piattaforme digitali. Lo scoprirete guardando il tredicesimo lungometraggio diretto da Ferzan Ozpetek, che dalla Dea Fortuna, via il santuario della Fortuna Primigenia di Palestrina, prende il titolo. La Dea fortuna è una donna ormai matura con una interiorità consapevole e si congeda così: " se catturi l' immagine della persona che ami con i tuoi occhi e la lasci scivolare fino al tuo cuore, non potrà andar mai via, resterà sempre con te" https://www.cinematographe.it/recensioni/la-dea-fortuna-recensione-film Consultare recensioni obiettive e imparziali sui prodotti, fornite dagli utenti. Poco convincente come casa di un idraulico, invece, è l’appartamento romano con terrazza, pieno di libri e arredato in modo sobrio, sembrerebbe più essere messo su solo da Arturo. La Dea Fortuna recensione nuovo film Ferzan Ozpetek nostra critica cosa ne pensiamo del nuovo film con Edoardo Leo e Stefano Accorsi al cinema dal 19 dicembre  storie di vita  , che potrebbero sembrare talvolta  eccezionali ,ma che in realtà analizzate E dalla sua richiesta alla coppia di amici di prendersi cura dei suoi bambini, nell'attesa di ricoverarsi in ospedale per accertamenti clinici, si dipana tutta l'avvincente storia... Il cameo di Barbara Alberti è una nota divertente nella malinconia della trama. Interazione  avviene partendo da  una stagnante apatia che regna nella casa della coppia che  viene smossa dalla arrivo timido e delicato dei due bambini, dalla malattia dell'amica e dal tradimento, contornato dall'accenno colorato dei vicini,  fino a portare a una imminente fine. Se fosse una scelta del copione non la condivido, perchè l'esito finale della storia del film contemplerebbe, invece, una sintonia emotiva che, nel corso del film, non si crea e non si è mai creata tra le due coppie di personaggi.. Anche Serra Yilmaz, storico personaggio di Ferzan ne esce con le ossa rotte da dialoghi di sbiadita mediocrità, che ne spengono la sua anima caricaturale  Yasmine Trinca sembra un'attrice di un telefilm poliziesco tedesco, madre single di due bimbi che non ha altri amici se non  una coppia gay cui affidarli. La loro relazione prosegue amorevolmente e cresce sempre di più, anche se caratterizzata da molta monotonia; ma ciò che appare come una linea dritta e continua, presto si trasformerà in una spezzata e mista.