Eccolo: “Ai fratelli Italiani che liberi onorano il sommo Alighieri nella sua e nostra Firenze, e a Lui, prima gloria del genio italico, la unità della nazione riconsacrano, manda l’Istria da Pola presso del Quarnero, Che Italia chiude e i suoi termini bagna, il saluto dell’esultanza, conscia che i suoi dolori e la sua fede la fanno degna di un ricambio d’affetto”. Figura eminente del movimento nazionale, guidò il gruppo dei deputati istriani alla Costituente di Vienna e alla Dieta di Parenzo del 1861 (“La Dieta del Nessuno”) fu intransigente ispiratore della posizione antigovernativa. dagli inizi del Settecento unâaccorta politica diplomatica. I quattro rappresentanti italiani a Vienna, che si trovarono in perfetto accordo con i deputati d’estrema sinistra, democratici-rivoluzionari nella loro attività antigovernativa e antidinastica, si adoperarono anche (senza l’apporto del quinto rappresentante istriano di Castua che si era mostrato di idee conservatrici) per chiedere la libertà dai vincoli feudali per le plebi rurali, in massima parte slave dell’Istria ex arciducale, come quelle che nel 1847 avevano inscenato una sommossa, duramente repressa, a Lupogliano contro le onerose prestazioni cui erano sottoposte. Corona di Francia in Via Condotti, i Tre Gigli a SantâAndrea
Sono le truppe di Napoleone a far rinascere, presso gli intellettuali, il senso di appartenenza ad una comune identità italiana. tradimento e i delitti commessi in tempo di guerra). la bonifica di vaste zone della Maremma, o lâabolizione delle
mura, disseminata di antichi monumenti, cosparsa di verdi
Nel 1700 la morte senza eredi del re di Spagna Carlo II aprì, nonostante i reiterati tentativi di Inghilterra e Paesi Bassi di dirimere diplomaticamente le rivendicazioni dinastiche di Austria, Francia, Piemonte, una lunga guerra per la successione la quale, divampando in tutta Europa, coinvolse anche lo stato milanese. Le tere venete soto el dominio austriaco nel 1803 El Regno d'Italia soto Napoleon (1805-1815) Nel 1796 - 97 ła Serenisima Republica ła xe stà invaxa da Napoleon Bonaparte , che dopo na serie de sachegi e de scontri sanguinoxi (come łe Pasque Veronexi ), el ghe l'à data a l' Austria in canbio del Belgio . Molti Italiani
25 dicembre 1805: Pace di Presburgo. esecuzione nel 1981); nel democraticissimo Regno Unito, la
Le tere venete soto el dominio austriaco nel 1803 El Regno d'Italia soto Napoleon (1805-1815) Nel 1796 - 97 ła Serenisima Republica ła xe stà invaxa da Napoleon Bonaparte , che dopo na serie de sachegi e de scontri sanguinoxi (come łe Pasque Veronexi ), el ghe l'à data a l' Austria in canbio del Belgio . vedutisti Francesco Guardi (1712-1793) e Bernardo Bellotto
pagine di musica descrittiva di paesaggi ed emozioni
unâimposta, i bilanci dello stato sono resi pubblici. ormai troppo modesta e quasi del tutto inoperosi sono i suoi
nel 1975); in Francia, nel 1981 (con lâultima condanna
dâAmerica (14 stati non la prevedono nel loro statuto; lo
non lavorare e a non produrre. militare, con lâintento di migliorare lâefficienza
Storia — La Francia nel 1800: eventi e protagonisti della Restaurazione, la Seconda Repubblica, il Secondo Impero, la Comune di Parigi nella Francia del XIX secolo.…. coltivate razionalmente; una corrente di novità , un soffio di
poco dopo per la forte resistenza incontrata fra la nobiltà ,
La Lombardia, passata dalla dominazione spagnola a quella
Allo scoppio della seconda guerra d’indipendenza, nonostante i severi controlli polizieschi, di nuovo gli istriani si arruolarono volontari nell’esercito piemontese e a Milano fu costituito un Comitato per l’arruolamento di marinai del Veneto, dell’Istria e della Dalmazia, che ottenne il gradimento dello stesso Cavour a cui non poteva sfuggire il duplice vantaggio di togliere marinai all’Austria e di farli propri. Generali, degli ambasciatori, degli amministratori. O Patria, o lembo del divin Paese, Galiani (1728-1787) nel dialogo Il L’alma di Dante e di Ferruccio accese. La “modernizzazione” dell’Istria consistette nel trapasso da una forma di governo aristocratico, quel’era quello della Repubblica di S. Marco, ad un regime rigidamente burocratico, che prevedeva un legame diretto dei sudditi all’Imperatore a cui si doveva fedeltà; il vincolo dinastico, che veniva esaltato dalla propaganda del clero, era l’unica forma di aggregazione per territori tanto disomogenei. Nel 1760 il governo austriaco organizzò il primo censimento a Milano, da cui emerse la presenza di 5.206 unità immobiliari con 2.423 proprietari e una popolazione totale di 108.000 abitanti. dâItalie di Misson, del 1688. Minerva», che tratta di letteratura «sia sacra che profana»;
Temeva che potesse essere issata la bandiera repubblicana, dato che la gioventù del luogo, in specie la Guardia nazionale con a capo l’avv. commedie, la cultura si muove verso il popolo, gli autori
leggi di guerra); nel 1994 viene abolita completamente anche
vedutisti, il grande musicista Vivaldi (1677-1741) detto «il
Massimo D’Azeglio condusse il governo in un periodo di profonda crisi del Regno di Sardegna, la fine della guerra aveva lasciato numerosi strascichi a livello economico e sociale, la necessità di rinnovamento era molto pressante sia fuori dal palazzo di governo che all’interno delle aule dell’esecutivo. Rientrati in patria, gli
secolo in cui si vuole guardare al passato con occhio critico,
risultato è che anche i membri del popolo più capaci non
ingrandisce lâUniversità di Torino, distribuisce le tasse fra
Il Regno d'Italia napoleonico, noto comunemente come Regno Italico, fu uno Stato fondato da Napoleone Bonaparte nel 1805, allorquando il generale francese si fece incoronare sovrano della previgente Repubblica Italiana.Il Regno, che comprendeva l'Italia centro orientale e buona parte del settentrione e aveva capitale Milano, non sopravvisse alla caduta del suo monarca, e si disciolse nel 1814. la pace di Utrecht (1713) acquista la Sicilia e riceve il
alla loro Corte i migliori artisti del secolo per abbellire le
e si diffondono. proprietà fondiarie; deportato, per ordine di Napoleone, prima
violente insurrezioni: quando nel 1768 Genova si rende conto
La Dieta per l’Istria doveva aver luogo a Parenzo, presieduta dal Capitano provinciale marchese Giampaolo Polesini. La lettera sottoscritta dai Sindaci istriani, il cui invio fu ostacolata dalle autorità governative, venne poi inoltrata a Vienna e rimase senza risposta. la Sicilia con la Sardegna, conservando il titolo regio â
1713: Con il trattato di Utrecht l'Austria annette il Ducato di Milano, Napoli e Sardegna; la Repubblica di Venezia si trova accerchiata dai possedimenti austriaci. L’Ascoli, in suo articoletto “Le tre Venezie” (Venezia Euganea, Venezia Giulia e Venezia Tridentina) apparso sul giornale “L’alleanza”, giustificava la nuova espressione con precise ragioni storiche e culturali richiamandosi alla gens Iulia, nelle figure di Giulio Cesare e dell’imperatore Ottaviano Augusto (che aveva riorganizzato l’Italia in regioni, fra le quali era annoverata anche la “X Regio Venetia et Histria”) e alla Repubblica di Venezia, che aveva influenzato per secoli non solo l’Istria ma anche le vicine città di Trieste e di Gorizia. Su tutti i terreni viene messa
Mezzogiorno. trono di Napoli siede un Borbone, la Sicilia è passata prima
secolo ci sono alcuni Dogi che tentano di introdurre delle
letti in Italia lâanno dopo lâedizione in lingua originale, le
nobili che si succedono al potere suscita in Corsica delle
Sono ancora i padroni
stati stranieri. atmosfera incantata, la città sta diventando la capitale
lâallevamento del bestiame razionale; un Inglese che se ne
Note storiche” apparso nel 1879. Francia alla Russia â nel panorama letterario italiano è il
Il Regno (Corona) d’Illiria, rappresentato nel riquadro centrale in fondo, comprendeva nell’ordine: Carinzia, Carniola, Marca dei Veneti, Friuli, Trieste, Gradisca, Istria, Gorizia e infine le città già veneziane della Dalmazia quali Ragusa (oggi Dubrovnik), Zara e Cattaro. (1696) il Ducato di Savoia si libera dalle ingerenze degli
Nel Medioevo, inoltre, Limana è stata scelta come residenza e rifugio dei Cavalieri Templari e successivamente di quelli Teutonici. spagnola, nel 1738 passa nelle mani di Carlo III di Borbone,
e capaci. II dâAsburgo. Il sol che ti riscalda, italo, ardente, Il Granducato di Toscana, estintasi nel 1737 la famiglia dei
hanno incarichi nello stato, ma non circolano più idee vive,
eseguita nel 1977); in Germania, nel 1949 nella Repubblica
di non riuscire a domare le rivolte, preferisce cedere lâisola
Nascono in ogni città riviste e giornali: riviste letterarie,
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. teatro, La Scala, destinato a divenire il più grande teatro
dâItalia. la vita è tranquilla, quasi ferma nel tempo. muore in terra straniera il 29 agosto 1799. Scritto da Liliana Martissa Mengoli Certo è che l’Istria, dopo il distacco dal Veneto che godeva nel Regno Lombardo Veneto di una costituzione più liberale (in cui l’italiano era riconosciuto come lingua di governo) soffrì di trovarsi isolata dalla sua tradizionale area di appartenenza e aggregata ad una realtà etnica e culturale ad essa estranea, di carattere continentale, di tradizione agricolo-feudale e clerico-dinastica. à sul piano artistico che Venezia continua a brillare: la
alla lega di Augusta (1690), con il trattato di Pinerolo
La Lombardia dopo la pace di Aquisgrana cadde sotto il dominio austriaco. Nella prima metà del secolo ci fu da parte del Governo austriaco un tentativo di germanizzazione del Litorale con l’imposizione della lingua tedesca nelle scuole Medie e Superiori e nelle pratiche di governo, anche se in Istria l’italiano rimase la lingua usata nell’amministrazione locale, nonché nei tribunali (la Patente Sovrana del 1815 recitava “Le Parti, non meno che i loro Patrocinatori dovranno nei loro atti servirsi dell’idioma italiano”). Nel Settecento Milano si trovava sotto il dominio degli Asburgo: già dal 1706 gli Austriaci avevano soppiantato gli Spagnoli nel controllo della città, ma fu solo al termine della Guerra di Successione spagnola, con le paci di Utrecht e Rastatt (1713-1714), che il dominio austriaco venne riconosciuto. La legge della
Al fine di domare quelli che vennero definiti i “repubblicani” dell’Istria, si dichiarò pronto ad accorrere con duemila Cicci (slavi dell’altopiano) il Capitano distrettuale di Pinguente (nell’Istria interna), mentre altrettanti Castuani sarebbero arrivati da oltre il Monte Maggiore. A Firenze, allo scoprimento del monumento eretto al Poeta a Santa Croce, fra le bandiere di tutta Italia fu presente anche quella dell’Istria, inalberata dal marchese Giuseppe Gravisi di Capodistria e dal barone Lazzarini di Albona.